Il volume – quarta pubblicazione della collana “Biblioteca Passaré”, diretta dallo storico dell’arte Luca Pietro Nicoletti e promossa dalla Fondazione Alessandro Passaré –, realizzato anche grazie al sostegno della “Fondazione Oderzo Cultura Onlus”, ha come tema la figura di Alberto Martini (Oderzo, 24 novembre 1876 – Milano, 8 novembre 1954), disegnatore, pittore, incisore e illustratore italiano, precursore del movimento surrealista. La narrativa di Edgar Allan Poe accompagna Alberto Martini (1876-1954) per quasi quarant’anni della sua vita segnandone profondamente le vicende sia umane che artistiche. Le illustrazioni ispirate ai Racconti dello scrittore americano si attestano in un momento di vero e proprio snodo della sua produzione figurativa che, dopo le prime affermazioni espositive e gli accoglimenti entusiastici della critica, transita verso una ricerca più personale e indipendente. I disegni per Poe (centocinque in totale), a partire dalle prime apparizioni, vengono immediatamente segnalati come gli esempi più rappresentativi e fortunati prodotti a quel tempo da Martini, in grado di restituire appieno sia il virtuosismo grafico che la raffinata propensione immaginativa. Esposte a Venezia, Bruxelles, Londra, Milano e Parigi, le illustrazioni godono di un notevole successo, grazie anche all’impegno di promozione operato dal critico Vittorio Pica. L’interesse verso questa serie, che non dà segni di cedimento lungo tutto il Novecento, non si inscrive esclusivamente entro le riletture interne del percorso artistico martiniano, ma attraversa anche episodi di più ampio respiro, tesi ad analizzare e ricostruire le molteplici declinazioni del simbolismo e la nascita delle avanguardie europee. Il saggio si concentra su due aspetti: da una parte ricostruisce la serie cronologica dei disegni, delineandone la fortuna attraverso le vicende espositive ed i commenti della critica; dall’altra mette in luce il processo di costruzione delle illustrazioni di Alberto Martini, concepito tra testo letterario e modelli iconografici preesistenti. Il volume contiene una sezione di illustrazioni in cui viene riprodotto il corpus di disegni a china realizzati da Alberto Martini tra 1905 e il 1940 per le raccolte di racconti di Edgar Allan Poe, Histoires extraordinaires, Nouvelles histoires extraordinaires e Histoires grotesques et sérieuses, nella traduzione di Charles Baudelaire.
Alessandro Botta si è formato a Torino e sta svolgendo il dottorato di ricerca in storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Udine. Si è occupato di fonti visive dell’arte italiana tra Ottocento e Novecento con contributi dedicati a Giovanni Segantini, Umberto Boccioni e Luigi Russolo. È coautore del catalogo generale di Nella Marchesini.