Simorgh

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Il quarto incontro de il Ciclo di Incontri Fondazione Pasaré è dedicato a una giovane scultrice iraniana Shabnam Ghafghazi. In linea con le iniziative culturali che ne caratterizzano il percorso, Fondazione Passaré intende promuovere un ciclo di brevi incontri a carattere formativo, volti a presentare momenti attuali di ricerca ed espressione artistica. Il richiamo ad un approccio “antropologico”, che connota la Fondazione stessa, sarà sovente presente in questa iniziativa.

Gli incontri – ad ingresso libero – ospiteranno un limitato numero di partecipanti, su invito o prenotazione (info@fondazionepassare.com), e si svolgeranno presso la sede della Fondazione.

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L’opera “SIMORGH”, si ispira alla leggenda Simorgh, di Attar, grande maestro Sufi del misticismo persiano, della fine del VI secolo del calendario mussulmano (1145-1221 d.C.). Con questo lavoro Shabnam Ghafghazi intende contemporaneizzare il mito di Simorgh. Il poema persiano Mantengo-at-Tayr (la conversione degli uccelli) è il viaggio metaforico e reale che l’anima intraprende quando abbandona il mondo materiale per tentare di conoscere il divino.

Narra di come tutti gli uccelli della Terra decisero di andare alla volta del monte Quaf, posto agli estremi del mondo, dove viveva il loro Signore: Simorgh, ovvero Utopia. Dopo aver superato molte difficoltà rimasero solo in trenta. Si Morgh (in persiano, trenta uccelli). Quando, increduli, di aver ottenuto ciò che bramavano, entrarono nel palazzo, si trovarono in un’immensa sala rivestita di specchi che rimandavano all’infinito l’immagine di trenta uccelli, spauriti, stremati e sfiniti da quell’interminabile viaggio… Allora compresero: essi stessi erano Simorgh, e Simorgh era ciascuno di essi e tutti loro. Oggi le preoccupazioni e i problemi del nostro tempo sembrano cancellare anche questo mito.

L’Artista ha cercato di renderlo attuale risvegliandone il profondo significato. Mito di integrità e saggezza, quello di Simorgh, che, seppur imprigionato nel suo nucleo, è ancora in grado di vagare tra i punti interrogativi dell’essere e del divenire dischiudendo a nuove sensibilità.

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Shabnam Ghafghazi

Nata nel 1981 a Isfahan, è una giovane scultrice iraniana laureata in Arte e Artigianato all’Università di Isfahan. Attualmente frequenta il corso di Scultura all’Accademia di Bella Arti di Brera, è stata studentessa del Prof. Parviz Tanavoli. Nel 2014 partecipa alla collettiva sulla contemporaneizzazione del mito presso la casa di cultura Niavarane e alla collettiva sulle opere murali presso la casa di cultura Niavaran. Nel 2016 partecipa alla collettiva intitolata “Ghasedak” a Tehran, e alla collettiva intitolata “in sincronia con le avanguardie” presso la casa di cultura Niavaran. Nello stesso anno inaugura “Simorgh” mostra personale c/o la Galleria O a Tehran.